Ricetta per esprimere il volo degli uccelli
di Nelo Risi
a seguire Risveglio di Carlo Michelstaedter e Il mare brucia le maschere di Giorgio Caproni
Ricetta per esprimere il volo degli uccelli
Fate a pezzi le gabbie
disfate i roccoli
date fuoco alle panie
miracolate i fringuelli
abolite i richiami e il vischio
seminate il cielo di miglio
forzate i sonni dei musei
con le finestre, e aria
al nibbio impagliato sottovetro
finché s’impenni…
Li guardo volare
ma la parola è rimasta indietro.
Nelo Risi (Milano, 21 aprile 1920 – Roma, 17 settembre 2015)
Da in Polso teso (Milano, Mondadori, 1956)
Ascolta la poesia dalla voce
di Augusto Pivanti
Risveglio
di Carlo Michelstaedter
Giaccio fra l’erbe
sulla schiena del monte, e beve il sole
il mio corpo che il vento m’accarezza,
e sfiorano il mio capo i fiori e l’erbe
ch’agita il vento
e lo sciame rombante degl’insetti.
Delle rondini il volo affaccendato
segna di curve rotte il cielo azzurro,
e trae nell’alto vasti cerchi il largo
volo de’ falchi…
Vita?! Vita?! Qui l’erbe, qui la terra,
qui il vento, qui gli uccelli, qui gl’insetti,
e pur fra questi sente vede gode,
sta sotto il vento a farsi vellicare,
sta sotto il sole a suggere il calore,
sta sotto il cielo sulla buona terra
questo ch’io chiamo io, ma ch’io non sono.
No, non son questo corpo, queste membra
prostrate qui fra l’erbe sulla terra,
più ch’io non sia gl’insetti o l’erbe o i fiori,
o i falchi su nell’aria o il vento o il sole.
Io son solo, lontano, io son diverso.
Altro sole, altro vento, e più superbo
volo per altri cieli, è la mia vita…
Ma ora qui che aspetto? e la mia vita
perché non vive, perché non avviene?
Che è questa luce, che è questo calore,
questo ronzar confuso, questa terra,
questo cielo che incombe? M’è straniero
l’aspetto d’ogni cosa, m’è nemica
questa natura! Basta! voglio uscire
da questa trama d’incubi! la vita!
la mia vita! il mio sole!
Ma pel cielo
montan le nubi su dall’orizzonte,
già lambiscono il sole, già alla terra
invidiano la luce ed il calore.
Un brivido percorre la natura,
e rigido mi corre per le membra
al soffiare del vento… Ma che faccio
schiacciato sulla terra qui fra l’erbe?
Ora mi levo, ché ora ho un fine certo,
ora ho freddo, ora ho fame, ora m’affretto,
ora so la mia vita
– ché la stessa ignoranza m’è sapere.
La natura inimica ora m’è cara
che mi darà riparo e nutrimento
– ora vado a ronzar come gl’insetti.
Sul San Valentin, giugno 1910
Edizione originale:
Carlo Michelstaedter, Dialogo della salute – Poesie – a cura di Vladimiro Arangio Ruiz. Genova, Formiggini, Ia edizione 1912
Edizione di lettura:
Carlo Michelstaedter, Poesie – a cura di Sergio Campailla. Milano, Adelphi, Piccola Biblioteca, 5a edizione 1994 (Ia edizione 1987)
Carlo Michelstaedter (Gorizia, 3 giugno 1887 – Gorizia, 17 ottobre 1910)
Ascolta la poesia dalla voce
di Augusto Pivanti
Il mare brucia le maschere
di Giorgio Caproni
Il mare brucia le maschere,
le incendia il fuoco del sale.
Uomini pieni di maschere
avvampano sul litorale.
Tu sola potrai resistere
nel rogo del Carnevale.
Tu sola che senza maschere
nascondi l’arte di esistere.
Edizione originale
Giorgio Caproni, Cronistoria, poesie (Vallecchi, Firenze, 1943)
Edizione di lettura
Giorgio Caproni, L’opera in versi
(Mondadori, I Meridiani, Milano, 1998 – 7a edizione, 2016, a cura di Luca Zuliani)
Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990)